Come creare la carta dei vini
La carta dei vini è uno strumento fondamentale per guidare con successo il cliente verso la scelta del vino da acquistare in un ristorante, in un’enoteca o in un wine bar. Questo importante documento si rivela essere molto più che una presentazione, poiché costituisce l’insegna dell’identità e della competenza del ristoratore. Risulta quindi estremamente importante presentare al meglio la carta dei vini in modo da trasmettere professionalità ai clienti attraverso la propria offerta.
In un business costantemente in evoluzione come quello della ristorazione, è buona cosa valutare i possibili formati con cui la carta dei vini può essere realizzata. La presentazione nel suo consueto formato cartaceo è al giorno d’oggi la più impiegata; con questo formato tradizionale è preferibile optare per un volume snello e pratico, adottando un’impaginazione e uno stile grafico di qualità.
Tuttavia, è bene considerare la possibilità di impiegare le tecnologie per godere in questo modo di interessanti vantaggi. Una carta dei vini digitale riesce infatti a soddisfare pienamente le esigenze dei clienti e risolve inoltre la spiacevole questione del rinnovamento dell’offerta, che in questo modo può essere effettuata in ogni momento e in maniera flessibile.
Una strategia vincente per realizzare la carta potrebbe passare attraverso la stesura di un elenco ordinato dei vini, che dovranno essere sempre a disposizione del cliente; per esempio questo potrebbe essere suddiviso per regione di appartenenza o per struttura del vino. In alternativa è possibile creare una wine list suddivisa per tipo, fra i bianchi, i rossi e così via. È del personale il compito di scegliere i migliori criteri di suddivisione da utilizzare; la scelta è soggettiva, ma dovrebbe sempre avere lo scopo di suggerire al cliente un grandioso abbinamento con i piatti del locale. Un tocco finale per esprimere originalità è reso possibile assegnando a ognuna delle diverse categorie un nome celebrativo che ne identifichi le caratteristiche.
L’annata e la provenienza sono informazioni essenziali da presentare nella carta dei vini. I dettagli, come la gradazione alcolica, possono essere tanto più impiegati quanto più è ristretta la lista delle bottiglie elencate. Da evitare in ogni caso un eccessivo arricchimento di informazione dei vini inclusi nell’offerta, per non incorrere nella spiacevole conseguenza di disorientare il cliente. La carta dei vini dovrebbe dunque costituire un punto di partenza nella scelta del vino da parte del cliente, con quest’ultimo che potrebbe in seguito avvalersi dell’esperienza del personale per informazioni più dettagliate.
Nella carta dei vini si può fare una scelta coraggiosa, offrendo una gamma di vini capaci di descrivere differenti zone vinicole. Presentare i vini del territorio è cosa assolutamente corretta e decisamente adatta per esempio in una trattoria; tuttavia, se possibile, è bene non focalizzarsi solo su di essi. In questo modo si aumentano decisamente le possibilità che i clienti siano stimolati e possano trovare qualcosa di davvero interessante e particolare da abbinare ai piatti del menù.
Pur non essendo strettamente necessario è altamente consigliabile indicare dei vini abbinati ai cibi. Questa operazione faciliterà la scelta dei clienti, che non avranno così il compito di scorrere l’intera lista alla ricerca di un vino adatto da associare al pasto. In ogni caso, è molto importante rivolgersi al cliente esprimendo quella passione che denota una grande competenza e una raffinata cultura vinicola.
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